Non stancarti di andare - Teresa Radice e Stefano Turconi

Una storia emozionante e coinvolgente, che ci tiene con il fiato sospeso impedendoci di chiudere il libro e continuare la lettura "domani". 

Diversi punti di vista, in grado di portarci gradualmente dall'antipatia alla comprensione profonda della sofferenza che si cela dietro a comportamenti o atteggiamenti che solitamente rifiutiamo a prescindere. Portandoci così, aggrappati elle ali dell'empatia a scoprire una profonda e sincera compassione, per quel personaggio lì, che all'inizio ci ha tanto irritati.

Oggi vi parlo di Non stancarti di andare, una graphic novel di 321 tavole a colori divise in 10 capitoli, scritta da Teresa Radice e magistralmente disegnata da Stefano Turconi

È una bellissima storia scandita dal ritmo lento di una gravidanza andando a toccare e a farci riflettere su diverse tematiche come la Famiglia, la Speranza, l'Attesa, la Guerra, l'Amore, la Fede, gli intrecci intergenerazionali, il sentirsi a casa anche se non si è nati lì, i sentimenti che ci legano gli uni agli altri, il bisogno di conoscere la propria storia, di sentirsela narrare e di narrarla. 

Un racconto che ci propone, come via di liberazione per raggiungere la serenità, di sciogliere i nodi dell'incomprensione e del non detto, lasciandosi scivolare di dosso l'orgoglio e la paura del giudizio dell'altro. Ritrovandosi così, nudi come solo la verità sa stare. Fragili e vulnerabili, ma al tempo stesso profondamente umani. 

In questa magnifica opera, inno alla vita nonostante tutto, incoraggiamento a non mollare mai e a non riposarsi su quel che si pensa sia ormai acquisito, gli autori hanno saputo coinvolgerci in un'ampia gamma di emozioni, attraverso le loro rispettive arti. 

Stefano Turconi con i suoi disegni ricchi di dettagli e un'espressività che ci fanno percepire i personaggi come fossero reali, palpabili nella loro umanità. 

Lascia che la storia scorra, attraverso diversi stili che ci fanno fare balzi dal passato più o meno lontano al presente, pur mantenendo sempre armonia. 

Le emozioni prendono forma sulla carta e ci travolgono, che esse siano l'incertezza, lo sgomento, l'ansia, la resilienza, la speranza, la rabbia, la sensualità, la gioia, la paura, il desiderio di vicinanza o la frustrazione... Riusciamo così a sentirci tanto vicini a loro, da poterli abbracciare o sentire il calore e la tenerezza del loro abbraccio, come quello di Padre Saul che unisce i due protagonisti. Mi ha fatto fremere fino alle lacrime !

Il testo di Teresa Radice viene a sublimare la grafica di Turconi. O forse è l'incontrario ! ...ma a me piace pensare che siano complementari l'uno dell'altro. Infatti l'intenso racconto che avvolte prende sfumature di tragedia non avrebbe, a mio parere, lo stesso impatto emotivo senza i disegni di Turconi. E viceversa. 

Comunque sia, il testo sa essere conciso e esplicito, tingendosi spesso e volentieri di colorazioni poetiche senza mai essere pesante o scontato. Radice utilizza riferimenti personali autobiografici, come infatti ci svela alla fine dell'album, ciò ci da quasi voglia, appena terminato, di rileggerlo nuovamente, alla luce di questa nuova consapevolezza. 

Storie nella storia, tragedie inventate che trovano facilmente eco nel vissuto o nei racconti famigliari di ognuno di noi. Un racconto che ci esorta a lasciar andare i sensi di colpa, per quel che è stato o non è stato, ci spinge a riconoscerci con tutti i nostri difetti, nella nostra perfetta imperfezione, perennemente in evoluzione, tali come siamo : esseri pienamente umani.

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