Un libro che ha saputo catturarmi anche perché racchiude due miei interessi specifici : la storia della Shoah e la psicologia.
L'autore, Viktor E. Frankl, è uno psicologo sopravvissuto a quattro campi nazisti, che è riuscito tramite le sue esperienze a tracciare un ritratto psicologico dell'umanità con cui si è confrontato nei campi di concentramento e di come i sopravvissuti si sono riconciliati (o no) con la vita una volta tornati a "casa".
"A partire da Auschwitz sappiamo di che cosa è capace l'uomo. A partire da Hiroshima sappiamo che cosa c'è in gioco."