Mariem e Anam

Mariem, dolce cantatrice, il tuo canto risuona da lontano nel cuore di tante donne.

Il Sole ha baciato la tua vita donandoti grazia e bellezza, intelligenza e spontaneità. Mai faresti del male a un altro essere, ne con gesti ne tanto meno con le parole. Amata e rispettata da tutti. Non possiedi molto, ma quel poco che hai sei sempre pronta a condividerlo con chi ha meno di te. 

Sei nata per essere madre !

Ma la cattiva sorte è scesa come un ombra sul tuo grembo. Nessuna gravidanza è arrivata a termine. Nessun frutto del tuo sangue ha potuto vedere la luce del Sole. 

Quanti figli hai dovuto partorire nel dolore del tuo cuore lacerato dal saperli già morti, dalle tue carni che non potevano contare sulla forza di volontà del nascituro per spingere fuori la vita... quante lacrime non riuscivi più a piangere chiusa nel tuo dolore di donna considerata sterile. 

Quanta vergogna ti ha accompagnata, quando sentivi lo sguardo della gente sciogliertisi sulle spalle, che sia al mercato, durante le abluzioni, ai ricevimenti, alle feste del Ramadan... tanta è stata la solitudine che hai risentito malgrado le gentili attenzioni delle persone che ti circondavano con affetto.

Quanti nomi, scelti per quegli esseri che crescevano nel tuo ventre, hai urlato al vento con la speranza forse di raggiungere le loro anime volate via ancor prima di poterti conoscere... chissà forse avrebbero cambiato idea, forse sarebbero rimasti ?! 

Solo Anam è riuscito a sconfiggere questa maledizione. Lui che appena venuto al mondo ti guardò dritta negli occhi, con uno sguardo colmo d'Amore e compassione. Non pianse come fanno tutti i nascituri, ma scoppiò in una fragorosa risata davanti allo sgomento di tutti i presenti. 
Ce l'avevi fatta Mariem, Anam, quel figlio che ormai non speravi più era vivo ! 
Il calore della speranza ritrovata in un solo istante ha risanato tutte le ferite del passata. 

Madre eri finalmente Madre !

Sul tuo petto te lo sei tenuta, i vostri occhi sempre connessi, non vi siete lasciati un solo istante... e forse tu già intuivi quel che stava accadendo, e non volevi perderti nemmeno un secondo di vita del tuo amato figlio.

Anam, il senza nome, si è addormentato nelle tue braccia, socchiudendo lentamente gli occhi in un sorriso di beatitudine e di piacere, mentre tu gli cantavi quella dolce melodia, che ti viene dal cuore, quella che segretamente conservavi per tuo figlio, per colui che avrebbe visto il giorno... 

Anam
, non si è addormentato, la sua anima è tornata a casa, Anam è partito anche lui, ma non prima di averti conosciuta dolce Mariem del mio cuore. Ma tu sembri ignorarlo, tu canti, e continui a cantare quella dolce melodia, e continui ad abbracciarlo, baciarlo, amarlo e tenertelo sul petto. 

Sono passati giorni ormai, nessuno osa interrompere quella danza straziante. Nessuno osa fermare il tuo canto che raggiunge tutti i cuori strizzandoli in un pianto di dolore. 

Tu non piangi, tu non sembri nemmeno turbata da quel che è accaduto nel calore delle tue braccia. Tu canti per lui. Come se stesse solo dormendo.

Oh Mariem, tu non canti il tuo dolore, no, questo è un canto d'Amore e gratitudine. Un figlio tuo ha visto la luce del sole, anche se solo per qualche ora, quel figlio ha conosciuto l'intensità del tuo sguardo, il calore delle tue braccia, la melodia della tua voce, la dolcezza del tuo latte... Anam ha conosciuto tutto quello che saresti stata pronta a donare, ha conosciuto il tuo Amore... e forse nella forza della tua resilienza, appresa aborto dopo aborto, tutto questo ti è bastato.

Mariem sei nata per essere madre !

Il tuo canto risuona ancora nel cuore di tante donne.

Io lo sento...


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