L'uomo in cerca di senso di Viktor E. Frankl

Torno a raccontarvi delle mie letture dopo una lunga assenza... E questa volta lo faccio spinta dall'entusiasmo che ha suscitato in me la lettura di "L'uomo in cerca di senso" di Viktor E. Frankl

Un libro che ha saputo catturarmi anche perché racchiude due miei interessi specifici : la storia della Shoah e la psicologia.

L'autore, Viktor E. Frankl, è uno psicologo sopravvissuto a quattro campi nazisti, che è riuscito tramite le sue esperienze a tracciare un ritratto psicologico dell'umanità con cui si è confrontato nei campi di concentramento e di come i sopravvissuti si sono riconciliati (o no) con la vita una volta tornati a "casa".

"A partire da Auschwitz sappiamo di che cosa è capace l'uomo. A partire da Hiroshima sappiamo che cosa c'è in gioco."

In questo saggio scritto, sotto sua dettatura, in sette giorni appena fu liberato, Frankl si interroga su ciò che ha determinato la sopravvivenza dell'uomo internato una volta sfuggito alla selezione nazista. A pari opportunità v'erano persone che non resistevano mentre altre sopportavano e sopravvivevano. 

Attraverso accurate riflessioni, l'autore ci accompagna nel suo pensiero facendo emergere la conclusione che coloro che sopravvivono sono quelli che nonostante tutto hanno un obiettivo, un senso nella loro vita, qualcosa per cui vivere e sopportare la sofferenza più disumana e priva di senso.

"Chi ha un perché nella vita sopporta quasi ogni come." Nietzsche

Questa massima di Nietzsche viene ripetuta più e più volte da Viktor, nel suo saggio, tanto che da lettore ne percepiamo quanto sia pregna di senso per lui.

Un libro scritto nel 1946 che risuona di struggente attualità ancora oggi. In un mondo in cui la sofferenza è inevitabile Frankl ci esorta a trasformarla e farla diventare un'opportunità

"Se c'è un significato nella vita, allora deve esserci un significato nella sofferenza. La sofferenza, in qualche modo, fa parte della vita - proprio come il destino e la morte. Solo con miseria e morte, l'esistenza umana è completa!"

Con ciò Frankl non ci spinge a cercare la sofferenza ad ogni costo... ma solo ad accettarla quando essa si presenta a noi... com'è inevitabile che sia.

Questo libro è un inno alla vita, che dona nuova luce alle tragedie che colpiscono le nostre vite indiscriminatamente, indicandoci la via per trascendere la sofferenza e mutarla in qualcosa di utile alla vita, al prossimo...

"Vivi come se tu stessi vivendo per la seconda volta e come se la prima avessi sbagliato così tanto da non poter sbagliare ora!"

Nell'ultima parte del libro Frankl illustra la teoria della logoterapia da lui ideata. Questo metodo psicoterapico ci accompagna alla riscoperta del significato dell'esistenza. Frankl sosteneva che arte, letteratura, religione e cultura sono la base per trovare un senso dell'esistenza. 

"Questa spinta a trovare un senso nella vita di ciascuno è la forza primaria nell'uomo".
In termini pratici, la logoterapia ci consente di scoprire il Senso delle circostanze dolorose e difficili della nostra esistenza per superarle. In questo modo le sofferenze diventano opportunità di crescita.

I concetti di unicità di responsabilità  sono molto presenti nel pensiero di Frankl : l'essere umano è unico e irripetibile, ed è chiamato a scoprire e realizzare il suo Senso unico, diventandone così responsabile. E questa responsabilità è una missione a cui non ci si può sottrarre.

Tre valori fondamentali ci aiutano in questa ricerca :

  • La creazione (la nostra attività nel mondo),
  • L'esperienza (ciò che riceviamo dal mondo),
  • L'atteggiamento (affrontare le difficoltà della vita).

Ma se da una parte abbiamo la responsabilità di scoprire il nostro propio Senso dall'altra parte il significato ultimo della vita va oltre la nostra comprensione e tale deve restare. E questa è chiamata fede ! 

La logoterapia utilizza due tecniche :

  • L'intenzione paradossale che consiste nel desiderare ciò che si teme attraverso la forza dell'umorismo, per esempio una persona che non riesce a dormire e teme di non dormire a sufficienza, dovrebbe desiderare di rimanere sveglio e di non addormentarsi per nessun motivo. Ciò lo porterà, una volta liberato dell'ansia anticipatori, ad addormentarsi facilmente.
  • La dereflessione invece consiste nello spostare l'attenzione da sé verso qualcuno o qualcos'altro.
I concetti della logoterapia restano di grande attualità tutt'oggi, dopo più di 70 anni, proponendo terapie individuali dato che ogni essere umano è unico e porta con sé una propria storia un proprio vissuto e un significato proprio.
"La sola cosa che non puoi portarmi via è il modo in cui scelgo di rispondere a ciò che mi fai."
Quello che propone Frankl non è mai una risposta moralista nei confronti di coloro che hanno perso il senso della loro vita... e come potrebbe ! Ma ci offre risposte strategiche... a noi di trovare quella che più ci si addice. 
"Ciò che l'uomo necessita davvero non è uno stato di mancanza di tensione ma piuttosto il lottare e sforzarsi per qualche obiettivo degno di lui. Ciò di cui ha bisogno non è alleviare la tensione a tutti i costi, ma la chiamata di un significato potenziale che attende di essere soddisfatto da lui."

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