Partendo da ciò, percorre la semantica Italiana (ma la si potrebbe facilmente estendere anche ad altre lingue come il Francese per esempio) per andare a decodificare i termini di uso comune che ci mantengono nella trappola del patriarcato che vuole la donna "Bella, Docile, ma soprattutto Muta".
"Stai zitta", chi non se lo è mai sentito dire ? E quante di noi hanno potuto veramente ribattere ? Si parlo di POTERE ! Un vero diritto libero da qualsiasi ripercussione sulla sua persona e la sua qualità di vita.
È ormai una consuetudine, una normalità ancorata nel linguaggio usuale, nel modo di pensare la Donna, il suo posto nella società, il modo con cui ci si può rivolgere a essa. Il linguaggio esprime il nostro modo di pensare. Avvolte inconsapevole e così tramandiamo senza accorgercene un idea che se espressa la rifiuteremmo per semplice buon senso. Per tale motivo è urgente e importante cambiare il nostro modo di Parlare, se vogliamo raggiungere una vera parità di genere.
Sfido qualsiasi donna a dire che non si è mai sentita dire una delle altre frasi che Michela Murgia mette in risalto oltre a "Stai Zitta" :
- Brava e pure Mamma,
- Le donne sono le peggiori nemiche delle altre donne,
- Adesso ti spiego io,
- Era solo un complimento,
- Non sai tenerti un uomo,
- Dove vai da sola e vestita così ?
- Calmati !
- Sei una donna con le palle,
- Te la sei cercata,
- Sei troppo nervosa : per caso hai li ciclo ?
- A cosa ti serve studiare ?
- Non fare la maestrina.
Potremmo scriverne tutto un romanzo con le nostre personali storie, e potremmo infoltirne la lista : "Non è successo niente" o "Sono accuse gravi, non è carino dire bugie" per esempio.
Parole che per la loro banalità diventano ancor più pericolose e taglienti.
Il peggio è quando sono le stesse donne a difendere i taciti precetti del patriarcato, soggiogate dalla sembianza di potere che le conferisce l'uomo che la mantiene stretta nella sua gabbia dorata.
In questo libro, Michela Murgia, non esprime niente di nuovo. Si accontenta semplicemente (ma con un grande lavoro in a monte ) di mettere in luce e sviscerare quelle frasi e usi comuni che ci trattengono, ci zittiscono, ci annullano in quanto Donne, rilegandoci a un posto di valletta, di aiutante, di mamma maternante, di sottospecie... negandoci qualsiasi nostro valore in quanto Donne.
Un libro scorrevole, simpatico, irriverente, ironico e che mi ha fatto rivoltare le budella più di una volta, che mi ha permesso di rendermi conto quanto io stessa fossi abituata a parlare in un certo modo, o a sentirmi dire certe cose senza cogliere il messaggio sottostante.
Perché ancora una volta, non è contro l'uomo che ci battiamo... ma per il nostro posto al suo fianco, inteso come stesso livello, e non come valletta.
Un saggio da far leggere alle nostre figlie, ai nostri figli, perché possano diventare gli attori di domani e spezzare abitudini che ci tengono incatenati al medioevo !!!
Sperando con tutto il cuore che il sogno di Michela Murgia si possa realizzare : tra una decina di anni, ragazzi e ragazze trovano il libro "Stai Zitta" e sorridendo si rallegrano che certe frasi antiquate, non le usa più nessuno !
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