"Se raccontassi questa storia a un bastone, rimetterebbe foglie e radici"
Henri Michaux
Fra i più grandi poemi al mondo, composto in sanscrito, quindici volte più lungo della Bibbia, sette volte più lungo dell'Iliade e l'Odissea, il Mahabharata, ritraccia il furibondo conflitto tra due tribù cugini tra loro, i Pandava e i Kaurava.
La leggenda vuole che il Mahabharata sia stato dettato dal saggio Vyasa a Ganesh che si stacco una zanna che usò come penna. Vyasa è indubbiamente implicato in tutta questa vicenda dato che è un antenato dei personaggi principali.
Bhima, Yudhisthira, i gemelli Nakula e Sahadeva e Arjuna sono i Pandava, che possono contare sull'aiuto e il sostegno di Krishna, avatar di Vishnu.
Mentre i Kaurava sono cento fratelli ! Hanno dalla loro parte l'armata di Krishna, Bhishma l'immortale che fu come un padre per i cinque Pandava, Drona il maestro d'armi e suo figlio Ashvathanam, ma anche l'invincibile Karna figlio del sole e fratello dei Pandava, abbandonato dalla madre Kunti e cresciuto da un cocchiere. Il loro capo divorato dalla gelosia che accende odio e ferocia è Duryodhana è spalleggiato da suo fratello Dushasana, una vera e propria macchina da guerra!
Se già vi siete persi in tutti questi nomi e genealogie che si intrecciano, non vi preoccupate, all'inizio del libro di Jean-Claude Carrière illustrato divinamente da Jean-Marie Michaud c'è un utilissimo albero genealogico al quale ci si può riferire ogni qual volta ne abbiamo bisogno ! E piano piano vedrete che i nomi vi suoneranno sempre più famigliari.
Questa disputa tra cugini si trasforma in una grande battaglia in cui uomini e divinità, bramini e asceti dai poteri magici, yogi e principi sono coinvolti, mettendo in pericolo l'universo intero.
Nella parte centrale del Mahabharata si trova un testo che viene anche pubblicato a parte, la "Bhagavad Gìta", ovvero "Il canto del Signore": Al momento di dare il via alla battaglia Arjuna sul suo carro con Krishna come auriga, è preso da terribili dubbi, che lo paralizzano. Krishna allora lo istruisce su argomenti filosofici e spirituali, lo mette davanti al suo Dharma di guerriero e con ciò gli ridà la forza di compiere il suo dovere e così raggiungere la sua realizzazione spirituale.
"Non avere alcun timore e rialzati, perché ti amo."
Krishna a Arjuna
Intuiamo così che il Mahabaratha non è soltanto il racconto epico di una battaglia tra cugini. Il Mahabharata incarna l'eterna lotta tra il bene e il male, tra la giustizia e l'ingiustizia, tra il me superiore e il me inferiore, tra la vocazione spirituale dell'essere umano e le esigenze del corpo, della mente e dei sensi.
Arjuna rappresenta ognuno di noi nel momento in cui siamo posti davanti a scelte difficili, in mezzo a due campi, paralizzati dai dubbi.
Il Mahabharata tratta di religione, politica, di morale, di leggi, e della salvezza spirituale.
In questa opera di 445 pagine il Mahabharata è stato ritrascritto magnificamente e egregiamente in formato fumetto, con delle tavole favolose. Non posso che consigliare questa versione che rende più accessibile un opera monumentale come il Mahabharata. Forse anche prima di leggere la versione originale (tradotta)... ma anche per gli appassionati del Mahabharata originale.
"L'uomo il cui spirito è libero da ogni legame, che ha vinto se stesso e ha allontanato tutte le cupidigie accede alla suprema perfezione del non-agire."
Bhagavad Gita, XVIII, 49
"Il Mahabharata" di Jean-Claude Carrière et Jean-Marie Michaud, ed. Ippocampo.
Ho diversi testi indù o vedici in lista da acquistare, tra cui questo! Mi hai fatto venire voglia di leggerlo! Ne farai altri di riassunti del genere...? Sì, è una velata richiesta :)
RispondiEliminaCerto cara, o almeno questo è l’intento ! ☺️ Grazie per il tuo commento ! 😘🙏🏼✨
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