Il film, tratto dall'omonimo libro mette in luce il problema della mutilazione dei genitali femminili (MGF).
Conoscevo già il problema dell'infibulazione ma solo superficialmente, senza una reale e profonda coscienza delle conseguenze e dell'orrore che vive una donna mutilata.
""Sì, una circoncisione". Solo allora il dottore sembra comprendere ciò che gli viene chiesto. E dice : È molto difficile, qui a Vienna." La segretaria si intromette : "Ma non è vietato?" E il dottore : "No, non è vietato, ma non è nemmeno permesso. Si può fare privatamente. Vederemo cosa si può fare" Fa una pausa, poi continua : "Io personalmente non lo faccio, ma conosco qualcuno, un altro medico" Si volta verso la segretaria elettorale dice : "Mi trovi il numero del dottor H.""
Cercando il libro Fiore del deserto, purtroppo esaurito mi sono ripiegata su l'unico libro disponibile, della stessa autrice: Figlie del dolore.
Figlie del dolore è l'indagine che ha svolto Waris Dirie con l'aiuto della giornalista Corinna Milborn, sulla pratica della mutilazione genitale femminile in Europa.
Mette così in luce, il fatto che questa pratica disumana non si ferma alle frontiere con l'Occidente, ma anzi, avvolte continua a perpetrarsi malgrado che nel paese di origine sia ormai una pratica abolita.
Scopriamo con orrore che ci sono anche medici, ai quali si risale tramite un passaparola, suscettibili di praticare l'infibulazione.
"Il Corano non afferma forse che bisogna rispettare l'integrità fisica della donna ?" "Sì. Il corpo è considerato un dono di Dio : per questo la nostra religione non ammette le operazioni di chirurgia estetica. E poi nell'Islam la donna ha diritto ad avere una vita sessuale. Se non ottiene soddisfazione sessuale all'interno del matrimonio, la donna può addirittura chiedere il divorzio. L'Islam non è ostile al piacere sessuale. Una soddisfacente vita sessuale all'interno ddel matrimonio è considerata un fatto altamente positivo. Perfino gli anticoncezionale sono permessi, dell'Islam. Il punto cruciale, per me, è che il profeta Maometto, che ogni buonmusulmano si sforza di imitare, non fece circoncidere le sue figlie."
All'epoca in cui è scritto il libro (2006) solo la Francia ha una politica che si può definire efficace per combattere l'MGF :
- controlli sistematici delle bambine prima e dopo che si rechino nel loro paese d'origine in "vacanza",
- onerose multe a risarcimento della vittima e la carcerazione dei genitori nel caso in cui una bambina venisse mutilata.
Le cose cambiano drasticamente in Germania o in Austria in cui non esistono leggi chiare per condannare tali pratiche e proteggere le minorenni.
Waris Dirie spiega come uno degli argomenti messi in avanti dai sostenitori del MGF è che sarebbe una pratica consigliata nel Corano. Per indagare più a fondo sulla veridicità di questo argomento, Waris Dirie incontra Immam e studiosi delle sacre scritture Islamiche che concordano tutti dicendo che non è una pratica consigliata nel Corano.
Sarebbe un Hadith a seminare il dubbio sulla "circoncisione femminile".
Per capire meglio questo dilemma dobbiamo sapere che il Corano è la fonte principale della legge Islamica, mentre gli Hadith sono testi che contengono la narrazione della vita del profeta Maometto e un insieme di buone pratiche da seguire per vivere da buoni Musulmani. Come raccomandazioni e mai come obblighi per il fedele.
"Gli Hadit hanno vari gradi di "forza" : la validità maggiore è quella degli Hadith che ci sono stati trasmessi da musulmani giusti e devoti, e per i quali è possibile risalire tutta la catena di trasmissione, senza alcun dubbio d'autenticità, fino al profeta. Se questa sequenza presenta delle lacune, o se ci sono dei dubbi sulla perfetta integrità di qualcuna delle persone coinvolte nella trasmissione del precetto, allora l'Hadith è considerato "debole". Gli Hadith in cui si tratta della circoncisione femminile - khafd in arabo - sono considerati di dubbia provenienza."
Waris Dirie solleva un altro grande cruccio dei paesi Europei, e cioè che ad oggi nessuno di loro vuole riconoscere come motivo per una richiesta d'asilo, il pericolo di subire l'infibulazione restando nel proprio paese d'origine.
Ma parla anche di speranza per queste donne mutilate e distrutte sia fisicamente che moralmente. Infatti esistono operazioni chirurgiche in grado di migliorare la vita quotidiana di queste donne. Anche se in tutta Europa esiste un solo chirurgo che pratica la deinfibulazione con la ricostruzione del clitoride, riportando le donne vittime della mutilazione genitale a uno stato "naturale" in cui possono di nuovo provare piacere durante il rapporto sessuale.
Waris Dirie, lancia un grido di allarme ai governi e alle associazioni, di unire le proprie forze senza mai smettere di lottare per raggiungere insieme l'obiettivo di azzerare la mutilazione genitale femminile, entro il 2030.
Waris Dirie ha creato una fondazione per lottare contro la pratica dell'infibulazione : https://www.desertflowerfoundation.org/it/home.html
Figlie del dolore è senza dubbio un libro che ci obbliga ad aprire gli occhi su delle violenze impossibili da accettare. Certi passaggi sono davvero da capogiro, tutta via è una lettura che consiglio a tutti.
Nessun commento:
Posta un commento